Effetto di Mitoxantrone sugli esiti nei bambini con prima recidiva di leucemia linfoblastica acuta
Benché la sopravvivenza nei bambini con leucemia linfoblastica acuta sia notevolmente migliorata negli ultimi due decenni, l'esito dei pazienti con recidiva è rimasto immutato.
Uno studio in aperto e randomizzato condotto in 22 Centri nel Regno Unito e Irlanda e 9 in Australia a Nuova Zelanda, ha valutato gli esiti nei bambini con leucemia linfoblastica acuta andati incontro a recidiva con gli attuali regimi terapeutici.
Pazienti di età compresa tra 1 e 18 anni con prima recidiva di leucemia linfoblastica acuta sono stati stratificati in gruppi ad alto rischio, a rischio intermedio e a rischio standard sulla base della durata della prima remissione completa, sito di recidiva e immunofenotipo.
Tutti i pazienti sono stati assegnati a ricevere Idarubicina ( Zavedos ) o Mitoxantrone ( Novantrone ) in terapia di induzione.
Dopo tre blocchi di terapia, tutti i pazienti del gruppo ad alto rischio e quelli di rischio intermedio con alta malattia minima residua dopo l'induzione [ maggiore o uguale a 10(-4) cellule ] sono stati sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali.
I pazienti a rischio standard e a rischio intermedio con poca malattia minima residua dopo l'induzione [ minore di 10(-4) cellule ] hanno continuato la chemioterapia.
L'esito primario era la sopravvivenza libera da progressione, l'analisi è stata condotta per intention-to-treat e la randomizzazione è stata interrotta nel dicembre 2007 a causa di differenze nella sopravvivenza libera da progressione e generale tra i 2 gruppi.
Dei 239 pazienti arruolati, 216 sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere Idarubicina ( 109 analizzati ) o Mitoxantrone ( 103 analizzati ).
La sopravvivenza libera da progressione stimata a 3 anni è stata pari al 35.9% nel gruppo Idarubicina versus 64.6% in quello Mitoxantrone ( p=0.0004 ) e la sopravvivenza generale a 3 anni è stata del 45.2% versus 69.0% ( p=0.004 ).
Le differenze nella sopravvivenza libera da progressione tra i gruppi sono risultate principalmente legate alla diminuzione negli eventi di malattia ( progressione, seconda recidiva, decessi legati alla malattia; HR=0.56, p=0.007 ) piuttosto che a un aumento negli effetti avversi del trattamento ( decesso legato al trattamento, secondo tumore; HR=0.52, p=0.11 ).
In conclusione, rispetto a Idarubicina, Mitoxantrone porta a un significativo beneficio nella sopravvivenza libera da progressione e nella sopravvivenza generale nei bambini con leucemia linfoblastica acuta recidivante, un'osservazione potenzialmente importante dal punto di vista clinico e che merita ulteriori approfondimenti. ( Xagena2010 )
Parker C et al, Lancet 2010; 376: 2009-2017
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